giovedì 12 agosto 2010

Notte di stelle

Ieri notte cadevano le stelle. In realtà cadono sempre e non sono nemmeno stelle, ma ci piace credere che sia così. Ci piace pensare che le stelle siano piene di poesia e cariche di desideri che possano esaudire. In fondo non c'è nulla di male. Io credo ancora che a natale giri in sella alla sua slitta Babbo Natale a distribuire i doni, e devo averlo fatto arrabbiare, perchè sono anni che sotto l'albero trovo solo la solta maglietta della salute accompagnata dalle mutande e i calzini abbinati. Le conservo tutte nel cassetto più in fondo quasi a monito non so nemmeno io di cosa. Eppure le stelle cadenti non esaudiscono desideri e Babbo Natale è probabilmente in pensione da millenni. Però credere è un atto che all'uomo risulta alquanto naturale. Come il suo opposto ovvero il non credere a niente. Ma insomma, ieri sera sono stato in spiaggia a guardare le stelle cadere. Credo di essere stato l'unico con gli occhi puntati al cielo ad aspettare. Intorno a me un'apoteosi di risate stonate, corpi seminudi a dimenarsi selvaggi, pance piene di cibo e alcool, ma soprattutto alcool. Si sentiva l'odore, si respirava mojito al posto dell'aria, anche se chiamare mojito quella brodaglia è una bestemmia bella e buona. Io non sono capace di stare in mezzo a tanta gente, non l'ho mai saputo fare. Per due motivi fondamentalmente. Mi piace avere l'attenzione su ciò che dico e su di me, e in quelle situazioni è difficile. E poi il mio cervello va come in tilt, perchè io amo osservare, amo scrutare le persone e carpire ogni cosa. E' come un riflesso involontario e capite bene che farlo in mezzo a centinaia di persone risulta molto dannoso. Non che sia particolarmente affezionato alla mia sanità mentale, sempre che esista, però!
Alla fine la serata è finita con me, isolato dal mondo intero a guardare le stelle, circondato da una folla ormai stanca che a malapena riusciva a guardarsi la punta dei piedi. Uscendo dalla spiaggia vedo uno carponi e gli faccio "Hai perso le chiavi?"e lui "No, il fegato" e io "E le stelle?" e lui "Quali stelle?" e io "Buonanotte". Una serata adorabilmente grottesca, mi sono divertito.

Nessun commento:

Posta un commento