lunedì 23 agosto 2010

Danza di morte viva

Tre rintocchi suona la campana.
Uno strano funerale questo. Si celebra la morte allegramente, come se nulla fosse andato perduto. Polvere siamo… polvere torneremo. Spirali che disegnano vita, vita che si muove vorticosamente, morte che danza in anfratti luminosi. Le note di un violino accompagnano l’anima in un cammino nuovo, sconosciuto agli sguardi umani che altro non possono se non tentare di afferrarlo con la mente.
Tre rintocchi suona la campana.
Gioite di questa morte signori, la ruota ha compiuto il suo giro e questo è bene. Gli ingranaggi funzionano ancora, battono il tempo, disegnano percorsi, si aprono e si chiudono al ritmo della vita. Gioite signori, che anche voi parteciperete a questa gioia sottile, nascosta eppur così evidente.
Tre rintocchi suona la campana.
Muore la carne, muoiono le vesti. Apparenza che si trasforma in essenza. Quanta vita contiene la morte? Cosa muore e cosa vive? Non è forse vero che il corpo che cede alla morte in realtà vive? Chi è morto oggi o cosa?

Nessun commento:

Posta un commento