venerdì 27 agosto 2010

Dopo la tempesta

Dopo ogni tempesta, come natura vuole, c'è sempre il ritorno al sereno. E fra i due scorre inesorabile quel tempo in cui ti senti piccolo e stupido. Nel quale ti penti di aver fatto o pensato certe cose, di essere stato vittima dell'istinto prepotente e selvaggio, dell'irrazionale movimento tellurico del vulcano che erutta ogni suo contenuto. Quel tempo in cui senti l'eco del brusio prima sommerso che ritorna a placarsi, e della pace consapevole che riguadagna la sua posizione di coperchio a pressione. Ma sono frammenti di vita entrambi e vale la pena viverli comunque, senza pentimenti. Non si può sempre dominare... dominarsi. Bisogna essere anche perdenti, vittime di se stessi, per potersi conoscere ancora e per ridimensionarsi a ciò che siamo. Bisogna lasciarsi ferire e leccare poi il sangue che cola, per non rischiare di farlo andare perso. Che ogni cosa, fa parte di noi.

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