sabato 11 settembre 2010

Bibbiano - Toscana

Mi ritrovo in mezzo alle più svariate e variopinte forme di umanità possibile. E non posso fare a meno di pensare che sia tutta una questione di sensibilità diverse. Un diverso e sensibile modo di adattarsi ai propri disagi, allo stupore di ritrovarsi in un mondo che non rispecchia nessuno di noi eppure rispecchia tutti. C'è qualcosa di sotterraneo, di non detto. Forse è proprio una questione di comunicazione interrotta. L'incapacità di comunicare con tutti e la necessità di dividersi in piccoli gruppi somiglianti. Il risultato non può essere che un "non riconoscersi" quando invece si è tutti uguali. Forse bisognerebbe non fermarsi alle diversità apparenti ma distruggerle per ritrovare quella profondità che ci rende simili e poi uguali. Forse..

2 commenti:

  1. mmmm accettazione e vaglio dei commenti. non siamo tutti uguali no, grazieaddio no, e forse lo pensi anche tu visto che il commento non è libero...
    scrivi bene. scrivi pensando.

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  2. Io penso che siamo tutti uguali se parliamo della sostanza, del nocciolo. Credo che siamo tutti diversi perchè ci troviamo a vivere percorsi diversi. Credo che dallo scambio libero delle nostre esperienze sia possibile riconoscere la nostra uguaglianza e questo crei una progressiva crescita interiore. Una più profonda comprensione dei meccanismi che ci governano e di ciò che in sostanza siamo. Certo la mia è utopia forse, sicuramente prevede da entrambe le parti una onestà e un livello di coscienza che permetta il tutto. Spero di essere stato chiaro, sono argomenti che andrebbero trattati a lungo e forse poche righe non li descrivono.
    Il commento non è libero è vero, ed ammetto che sia una specie di paradosso o di stranezza. Ho deciso così quando ho aperto il blog forse per paura di esporre prima di una mia lettura. Ma le cose possono cambiare e credo che le paure vadano superate. Metterò i commenti liberi e ti ringrazio per avermelo fatto notare. Scrivi bene, scrivi pensando. :)

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