giovedì 16 dicembre 2010

Pensieri di neve

Oggi nevica e mi sembra un buon motivo per tirare fuori dal cassetto della memoria un vecchio scritto. Non so nemeno se l'ho già postato, ma che importanza può mai avere. Guardo fuori dalla finestra e mi riconosco ancora in queste vecchie parole, e allora...

Pensieri di neve

Fuori nevica.
E il mondo si trasforma in ovatta, soffice e morbida come il seno di una donna. E' lì che nascono i pensieri migliori, quelli veri, irreali. Appoggiati al seno di una donna, cullati dall'odore della sua pelle e dalle morbide sinuosità della sua carne. Non ho mai visto un seno sopra al quale non valesse la pena di lasciare un pensiero e non credo che mai lo vedrò.
E così la neve, ogni fiocco una luce da catturare, un messaggio da percepire ed un pensiero da far cadere, mischiandolo a quelli di chi come me, ne ha lasciato cadere qualcuno.
Oggi, ne ho lasciati tanti.
Oggi sono anche io un fiocco, percorro la mia strada in balìa del vento e della forza di gravità. Lentamente e delicatamente raccogliendo i pensieri che mi circondano, le luci che mi abbagliano, i rumori che mi distraggono e il freddo che mi fa sopravvivere. Mi carico piano piano di tutto il peso dell'universo e precipito, sempre più forte verso il basso. Sono nato puro, nell'alto dei cieli, leggero come una piuma e vuoto di quel nulla che ti riempie il cuore e lo fa stare caldo. Poi cadendo ho cominciato a riempirmi di tutto, a conoscere il mondo e la conoscenza pesa ed io ho cominciato a cadere. Piano piano, con delicatezza e poi sempre più forte e sempre più pesante. Con la testa piena. E più la testa si riempie e più il cuore si svuota e più io sono pesante. E così ora voi mi vedete, gonfio e carico, veloce e guizzante. Sporco di fumo e di fuliggine, sporco di me stesso e della mia curiosità. Mi vedete per poco tempo, lo spazio di pochi secondi, perchè io corro, perchè sto per tornare a casa e non vedo l'ora di arrivare. Presto toccherò terra e sarò insieme ai miei fratelli. Diventeremo ghiaccio e poi acqua e poi terra e poi fuoco e poi ancora acqua e ritorneremo su, in alto, dove i nostri cuori saranno ancora puri e la nostra anima non avrà macchie. Una sosta breve ed intensa perchè poi, ricominceremo a cadere, a sporcarci di nuovo.
Perchè questo è il nostro destino, trasportare pensieri, per poi abbandonarli e ricominciare, con un pò più esperienza e con il cuore un po' più largo di prima.
Alla prossima nevicata.

8 commenti:

  1. Non c'è mai cuore troppo largo. O cervello troppo stretto, io credo.

    RispondiElimina
  2. E' possibile. Ma è anche possibile convincersi che sia così. Ciò che scrivo va letto alla luce della confusione e del rumore di fondo che si mascherano a volte con pensieri che sembrano assoluti, ma si dissolvono come neve al sole. Oggi non nevica, ma prima o poi nevicherà ancora.
    Grazie porno girl.

    RispondiElimina
  3. ..quando vedo i consueti paesaggi ricoperti di neve,bianchi ed ovattati,mi sembra di vedere istantanee di storie di fate ed elfi.
    ritorno a vedere con occhi bambini,inevitabilmente sorrido e gioisco.
    tutto diventa magico e diverso.
    il cielo ha una luce singolare,che fa male agli occhi..ma vale
    la pena sforzarli e bere tutta quella neve,assorbirla per quando il sole se la porterà via...tenere dentro sè quell'immagine pura,senza movimento e senza tempo.

    belle le tue riflessioni..

    ti mando un fiocchetto leggero,pieno di magia..

    A presto,
    Sds

    RispondiElimina
  4. morire per poi rinascere, ma con qualcosa in più. molto bello questo scritto, fa riflettere :)

    RispondiElimina
  5. Ad ogni copro sfiorato il suo pensiero...
    Buona settimana, perdona l'assenza dell'ultimo periodo, un abbraccio

    RispondiElimina
  6. Sono felice che tu sia tornata, anche se non te ne sei mai andata. Un abbraccio Madame.

    RispondiElimina
  7. ....trasportare pensieri...

    RispondiElimina