venerdì 24 dicembre 2010

Natale

Posto che Natale non sortisce in me nessun effetto di sdolcinato romanticismo e che ho smesso da tempo di illudermi con i buoni propositi per l'anno nuovo che regolamente di dissolvono come la nebbia al mattino. Dedico la mia umanità a tutti i giorni e trovo assurdo doverla concentrare in una celebrazione.
Posto questo e nonostante ciò, vorrei augurare a tutti quelli che navigano con me in questo nulla, che spendono parte del loro tempo a leggerlo questo nulla. Vorrei augurare a tutti voi, di ritrovarvi in ogni mattino e riconoscervi nel vivere. E vorrei ringraziarvi per ogni vostra sillaba, per ogni pensiero speso, per ogni bacio dato e mai avuto. Per tutto.

giovedì 16 dicembre 2010

Pensieri di neve

Oggi nevica e mi sembra un buon motivo per tirare fuori dal cassetto della memoria un vecchio scritto. Non so nemeno se l'ho già postato, ma che importanza può mai avere. Guardo fuori dalla finestra e mi riconosco ancora in queste vecchie parole, e allora...

Pensieri di neve

Fuori nevica.
E il mondo si trasforma in ovatta, soffice e morbida come il seno di una donna. E' lì che nascono i pensieri migliori, quelli veri, irreali. Appoggiati al seno di una donna, cullati dall'odore della sua pelle e dalle morbide sinuosità della sua carne. Non ho mai visto un seno sopra al quale non valesse la pena di lasciare un pensiero e non credo che mai lo vedrò.
E così la neve, ogni fiocco una luce da catturare, un messaggio da percepire ed un pensiero da far cadere, mischiandolo a quelli di chi come me, ne ha lasciato cadere qualcuno.
Oggi, ne ho lasciati tanti.
Oggi sono anche io un fiocco, percorro la mia strada in balìa del vento e della forza di gravità. Lentamente e delicatamente raccogliendo i pensieri che mi circondano, le luci che mi abbagliano, i rumori che mi distraggono e il freddo che mi fa sopravvivere. Mi carico piano piano di tutto il peso dell'universo e precipito, sempre più forte verso il basso. Sono nato puro, nell'alto dei cieli, leggero come una piuma e vuoto di quel nulla che ti riempie il cuore e lo fa stare caldo. Poi cadendo ho cominciato a riempirmi di tutto, a conoscere il mondo e la conoscenza pesa ed io ho cominciato a cadere. Piano piano, con delicatezza e poi sempre più forte e sempre più pesante. Con la testa piena. E più la testa si riempie e più il cuore si svuota e più io sono pesante. E così ora voi mi vedete, gonfio e carico, veloce e guizzante. Sporco di fumo e di fuliggine, sporco di me stesso e della mia curiosità. Mi vedete per poco tempo, lo spazio di pochi secondi, perchè io corro, perchè sto per tornare a casa e non vedo l'ora di arrivare. Presto toccherò terra e sarò insieme ai miei fratelli. Diventeremo ghiaccio e poi acqua e poi terra e poi fuoco e poi ancora acqua e ritorneremo su, in alto, dove i nostri cuori saranno ancora puri e la nostra anima non avrà macchie. Una sosta breve ed intensa perchè poi, ricominceremo a cadere, a sporcarci di nuovo.
Perchè questo è il nostro destino, trasportare pensieri, per poi abbandonarli e ricominciare, con un pò più esperienza e con il cuore un po' più largo di prima.
Alla prossima nevicata.

mercoledì 15 dicembre 2010

19:01

Si prepara una nottata di lavoro.
Ne ho voglia? No.
Ma è quasi Natale.. meno male che è solo una volta all'anno.