martedì 19 febbraio 2019

Chi

Non sono quello che ero ieri.
Non sono ancora ciò che sarò domani.
Sono qui. Adesso.

Ma chi?

Facile dire cosa si pensa di essere o di non essere. Si potrebbe andare avanti all'infinito e ogni giorno aggiungere un piccolo tassello, una nuova briciola. Come se potessimo davvero essere la somma di ciò che viviamo. Esseri in evoluzione continua e quindi incompleti. Non finiti.
Non mi convince.
E se invece fossimo già completi? Già pieni di tutto? Se tutto fosse in noi già presente e "funzionante"?
Sono questi miei pensieri? Sono la mano che si muove a scrivere sulla tastiera?
O sono colui che muove la mano, colui che produce pensieri.

Ma chi?

4 commenti:

  1. Mi viene da collegare
    "Sono qui. Adesso."
    e
    "E se invece fossimo già completi? Già pieni di tutto? Se tutto fosse in noi già presente e "funzionante"?"

    Quasi Zen questo tuo scritto.

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  2. E se spostassimo il punto di vista?
    Se non ragionassimo più per esclusione -se sono questo è perché non sono quello- ma per inclusione?
    Serve un modo ulteriore per percepirsi esseri unitari.

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  3. Inclusione. E' un ottimo punto di vista credo.

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