in una grande casa vuota
Piena di fantasmi e polverosa
Piena di ombre e umida
che la pelle trema e rattrappisce.
Quante canzoni, quante emozioni
sembra di guardare un vecchio film
uno di quelli che prendono la bocca dello stomaco
e la intorcinano fino a farla implorare
Quanti volti immaginati
parole sussurrate, dilaniate
odori evocati, anime sfiorate
Quanto di me, tanto di voi
ad accompagnare i miei passi incerti
in una danza priva di grazia
ora leggera, a tratti più grave
Cullarsi nel mare
in balìa della corrente
lasciarsi inghiottire e poi rigettare
e ritrovare vecchi attracchi
aggrapparsi a nuove funi
Forse il tempo è maturo
e il nulla... ancora colmo
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